Incisione: una grande passione

Avvertire qualcosa di sottilmente speciale; con sensibilità e passione, attraverso le emozioni e i rapimenti dello sguardo, entrare in una foresta, percorrere sentieri che sconfinano nell’immaginario, perdersi nell’aggrovigliato intreccio della vegetazione, sentire i profumi, avvertire le presenze di grandi e piccole vite, accorgersi di avere intorno un’infinità di sollecitazioni, inchinarsi alla grande potenza della natura, arrendersi al lento macerare delle materie che mutano col tempo la loro composizione, così come le sostanze corrosive, utilizzate nelle morsure di una lastra, levano, sgretolano, sciolgono il metallo, rivelando nel segno il messaggio che l’artista consegna al vortice infinito che sospinge l’umanità verso un destino inimmaginabile.

L’instabilità del confine tra irreale e reale, parti di luce che si legano e si dissolvono per evidenziare forme nuove. Tracce che si consumano, fragilità senza risposte apparenti, bellezze che si mostrano come una sfolgorante fascinazione e poi scompaiono.

Varietà di tecniche, volontà di esprimersi con un linguaggio chiaro che raccolga un deciso riordino delle idee per non tralasciare nulla. Impressioni d’attualità, memorie del proprio essere, dei cammini intrapresi e poi lasciati, opportunità svanite per tentativi, forse troppo timidi, di viaggio in immensi territori fisicamente mai vissuti, ma che, con la sensibilità di un’alchimia si possono palesare, come una sorpresa, prima su una lastra di rame e poi su un semplice foglio di carta umida.

Mescolare i sogni con la realtà; dai giardini scenografici, barocchi, ricchi di architetture maestose come un insieme di folies disseminate nel parco, farsi coinvolgere e trasportare in un mondo armonico, ricco di biodiversità. Aggiungere nostalgia per le età dorate e per la vera vita selvaggia, e poi l’India e l’Oriente con le loro splendide memorie archeologiche, la sensualità e la bellezza delle persone, i paesaggi sconvolgenti.

Valorizzare le tecniche, sovrapporre ceramolle, acquaforte, acquatinta, privilegiare il segno, la connotazione personale dell’incisore, affiancare forme distinte di maniera nera per ottenere immagini stilizzate, nuove, concettuali, fortemente legate all’invenzione di un linguaggio indipendente, veramente contemporaneo, ma che rifiuta le abitudini e i commerci.

Nell’Ex libris interpretare un tema con approfondimenti culturali, così il messaggio si fa ricco di sfumature, non si limita a un banale effetto di perfezione formale. L’argomento richiede sempre una lunga riflessione, consultazione di testi, elaborazione di progetti, il taglio della composizione va ricercato con assoluta libertà, gli schemi utilizzati esprimono volontà di autonomia e cambiamento.

E’ inutile e dannoso utilizzare metodi sbrigativi di fotoincisione, è importante avere un metodo sincero, trasparente ( per fortuna il risultato non è scontato).

Le tecniche incisorie sono portatrici di suggestioni sorprendenti perché sono ricche di sfumature complesse insite nel loro intimo naturale procedimento.

Silvana Martignoni